Giovane di belle speranze
Sono trentasette. Dico, non i miei anni. Ma i nomi presenti su una certa lista, formato .doc, salvata sull'hard disk di questo computer.
Vi basti sapere questo, poi capirete di che numero si tratta. Ché alcune volte la vita delle ragazze troppo vecchie per fare le adolescenti, troppo giovani per fare le donne vissute e troppo stupide per viversi le relazioni in maniera sana non è poi così noiosa.
Soprattutto quando lo si decide a tavolino - nel vero senso della parola, con davanti un bicchiere di cuba libre pestato e nello stomaco almeno altri tre - insieme a due cari amici. Che non hanno vie di mezzo, che non vedono sfumature, che per questo sono come me. Altro che pacche sulle spalle, noi ci si scambiano macigni. E libri, e risate, e pettegolezzi, e allegria, e futuro. Avevo dimenticato che gli amici servono a questo, oltre che a bere.
Questo blog vorrà essere un racconto. Una perfetta analisi di una vita sperperata dietro a relazioni monoporzione (beh, come dice mia madre, da una disadattata sentimentale come me cosa si può pretendere?), per lo più a senso unico. Non il mio, of course. 
Partirò dal primo nome della lista. Capirete, capirete tutto.






e ci facevan compagnia a un bancone i nostri crolli esistenziali da due soldi 
sono passati cinque anni e credi, per chi ha tanta sete sono molti
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